Prefazione
Don Giuseppe Tuninetti
Il Carteggio di monsignor Luigi Anglesio (1803-1881), primo successore di San Giuseppe Cottolengo, fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, è la più recente fatica
editoriale di don Lino Piano, Padre generale emerito della Piccola Casa, in un intenso percorso di ricerca storica e di pubblicazioni di taglio scientifico, tutte dedicate al fondatore della
Piccola Casa: nel 1989 il Carteggio in due volumi, nel 1996 la Biografia, nel 2005 Detti e pensieri, e infine nel 2006 la Spiritualità
(in tandem con don Elio Mo, anch’egli prete cottolenghino).
Molto opportuna la pubblicazione del Carteggio dell’Anglesio, perché viene a colmare una lacuna informativa, per l’assenza di studi scientifici, che stupisce, data l’importanza del personaggio
– come successore del Cottolengo – sia per il suo ruolo istituzionale, quasi quarantennale, di superiore della Piccola Casa, sia nei frequenti e a volte delicati rapporti con le autorità
civili ed ecclesiastiche, sia per la sua notevole personalità umana e spirituale.
Infatti, il canonico Anglesio, già collaboratore del canonico Cottolengo nella Piccola Casa e divenuto suo naturale successore dopo l’inaspettata morte nel 1842, dopo il periodo carismatico
del fondatore, diede consistenza alla istituzione, cui impresse un intenso sviluppo. Fondò tre nuove Famiglie religiose femminili, due di vita attiva e una di vita contemplativa, dotò di
regolamenti le varie Famiglie religiose, gli ospiti della Piccola Casa passarono da mille a circa tremila, furono aperte in molte località comunità di Suore Vincenzine, fin dalle origini spina
dorsale della grande famiglia cottolenghina.
Come per tutti i grandi fondatori, anche la successione al Cottolengo era difficilissima, perché, dati il prestigio e la popolarità del fondatore, la Piccola Casa era spontaneamente
identificata nel canonico braidese, sia dalla famiglia cottolenghina, sia dall’opinione pubblica. Tuttavia, impregnato di spirito cottolenghino, dotato di umiltà, di carità e di fede
(oltre che di qualità umane), fu all’altezza del compito.
Acquisì pure prestigio all’interno della Chiesa di Torino (e oltre), diventando punto di riferimento del mondo ecclesiastico, anche di futuri santi e sante, a cominciare da san Giuseppe
Cafasso, che lo scelse come confessore ed erede; ebbe rapporti di collaborazione con don Bosco e Leonardo Murialdo e fu ricercato consigliere spirituale da diversi fondatori-fondatrici,
quali Francesco Faà di Bruno, Federico Albert, Clemente Marchisio, Luigi Guanella, Edoardo Rosaz ed Enrichetta Dominici.
Un auspicio e un invito all’autore (e amico), chiamato a servire la sua Piccola Casa anche come storico qualificato: come ha fatto per il fondatore, facendo seguire al Carteggio la biografia,
così faccia altrettanto per l’Anglesio con una biografia storica, filo conduttore di un quarantennio di storia della Piccola Casa della Divina Provvidenza (seguita al fondatore), per la cui
identità di oggi e lo sviluppo di domani è indispensabile una fondata memoria storica, grata, ma anche consapevole e critica.
Torino, 12 settembre 2017
Don Giuseppe Tuninetti
già docente di Storia della Chiesa
Prefazione di Don Giuseppe Tuninetti al Volume I del Carteggio di Padre Luigi Anglesio © Edilibri 2017