Ritorno a Pasidonia
Recensioni
"Ecomagazine" (15 luglio 2002, n. 19)
Pasidonia è un paese inventato, la storia che si svolge lo è altrettanto. Ma è difficile considerarla solo fantasia. Il "Ritorno a Pasidonia" di Fulvio Di Lieto è la storia che può essere di tanti. Un emigrante che torna nella sua cittadina dorigine. Cè sempre il mare, il sole, le stelle, ma qualcosa di sostanziale è cambiato: lo spirito degli abitanti. È in una delle prime pagine che si legge una lucidissima analisi di quello che spesso sono diventati questi mitici luoghi di villeggiatura: "... una città in vendita, parassitaria, legata al terziario". Basterebbe già questo per poter discutere a lungo sugli scempi selvaggi condotti su luoghi che la Natura ha creato bellissimi, unici al mondo, ma che lintervento delluomo ha molto modificato. Non è questo, però, lobiettivo dellautore. Egli non si ferma allesterno, e inizia il passaggio alla ricerca interiore. Ad aiutarlo in questo arriva Theodoro, lo scheletro di un vecchio duca rinvenuto "per caso", da cui parte unindagine, allinizio storica, ma che poi rivela ben altro. Si sussegguono così personaggi di grande valore morale e altri assolutamente opposti. Quando il potere si sente in pericolo mette in campo tutte le sue forze, e nessun valore conta, nessuna bugia è abbastanza grave se serve allo scopo. Così si annientano le persone, la loro realtà, i loro affetti. Ma il protagonista, Andrea, non cova rancore, non medita vendette: ha ben altre fonti a cui ritemprare le proprie energie. È la forza che ogni uomo ha dentro di sé. È la voglia di credere che, uniti per qualcosa, che non siano necessariamente potere e denaro, si possa arrivare lontano. Ed in questa storia, che sembra avvicinarsi ad una favola, con buoni e cattivi, emergono i pensieri interiori, i monologhi di quei grandi uomini che hanno davvero la forza di cambiare il mondo.
"[
] ama la terra, ama tutti, ama ogni cosa, tendi a questestasi
non sentirne vergogna: abbila in pregio, giacché è dono di Dio, un dono insigne, e tale che non a molti è concesso, ma soltanto agli eletti". (Dostoevskij)
(Paola La Valle)
"La Voce dellEmigrante"
(dicembre 2002, n. 11)
Ritorno a Pasidonia è una storia del ritorno dellemigrante alla ricerca
delle proprie radici, quindi, sostanzialmente, del senso della propria vita. Pasidonia
è una città creata dalla fantasia dello scrittore, una sorta di
luogo ideale delle speranze e delle contraddizioni. Un piccolo mondo che piomba,
improvvisamente, quasi a ritroso nel tempo. Una vicenda vecchia di secoli che
ritorna alla luce con una serie di colpi di scena che si susseguono in un clima
volutamente irreale.
"Rassegna n. 23/24 del Centro di Cultura e Storia Amalfitana"
Ritorno a Pasidonia è una "favola per grandi", ben pensata, ben
strutturata, ben scritta, avvincente, convincente: una fitta trama di simboli
e di precise "istruzioni" che mirano alla liberazione e alla presa di
coscienza individuale in una riuscita metafora proiettata nellambiente e
nella storia della Costiera Amalfitana. La finzione si basa sulla profonda conoscenza
dei luoghi e dei valori corrispondenti, reali o in potenza, e la Costiera diviene
"vaso delezione" per un percorso iniziatico aperto a chiunque
abbia la forza e la modestia di ascoltare "il fuori e il dentro".
Con mano assai felice, lautore conduce i protagonisti lungo una vicenda
appassionata e appassionante, originale ma anche intrisa di tópoi letterari
che strumentalmente avvicinano lopera al lettore dando forza alla comprensione
del "pensiero nascosto".
Senza mai perdere di vista la totalità dellopera e senza cedere al
mero piacere narrativo, con squisita sensibilità artistica il Di Lieto
trasmette la sua capacità di cogliere il senso più intimo dei colori,
degli odori, dei suoni, degli umori e delle parole.
È un libro per tutti, e assolutamente non si tratta di letteratura localistica,
il riferimento è infatti la grande tradizione favolistica popolare europea
che come viene chiaramente detto da Marina Sagramora nella Prefazione, mira al
riscatto e al recupero dellarmonia perduta attraverso misteri, intrighi,
linsidia dei malvagi e la caduta delleroe. Alla luce di ciò,
sono proprio i lettori della Costiera i più "svantaggiati", in
quanto il compiacimento campanilistico derivato dal riconoscimento di luoghi e
circostanze può causare il totale fraintendimento dellopera. [...]
Ritorno a Pasidonia è unopera letteraria che tende una mano amica
a quanti si interrogano sul proprio malessere quotidiano, in Costiera e altrove,
proponendo una soluzione per niente artificiosa o distante dalla portata di ognuno
di noi: ritrovare la bussola della vera e forte identità e riscattare le
virtù civili e morali soffocate dal gioco materialistico dei tempi, mediante
la riconquista del sogno, vissuto come ideale comune di patria, e dellarte,
unico mezzo di redenzione nei confronti del cinismo e dellindifferenza che
hanno condotto il mondo e lumanità allattuale barbarica condizione.
(Antonio Porpora Anastasio)
Recensioni al volume Ritorno a Pasidonia, di Fulvio Di Lieto, � Edilibri 2002