La sicurezza degli OGM



Prefazione degli Autori
(Arpad Pusztai e Susan Bardocz)
Questo libro non è stato scritto per gli operatori del settore, ma per un pubblico più vasto, perciò le nostre opinioni concernenti le biotecnologie sono espresse con un linguaggio comprensibile a tutti, tralasciando quei dettagli tecnici che potrebbero interessare solo gli specialisti.
Quando si parla di manipolazione genetica, a volte è difficile distinguere tra fatti veri e provati e affermazioni infondate.
La sicurezza delle piante GM (geneticamente modificate) e degli alimenti da queste derivati, il più delle volte, si basa sull’opinione dei portavoce dell’industria biotecnologica, oppure, nel migliore dei casi, su dati non ancora pubblicati nella letteratura scientifica e classificati come segreti.
Le biotecnologie possono rappresentare un pericolo per la salute umana e l’ambiente? Non è semplice rispondere a questa domanda, dato che l’industria biotech è riuscita a eludere quel principio, generalmente accettato, secondo il quale la sicurezza di ogni prodotto è responsabilità della ditta che lo produce e lo mette in commercio. Nel caso delle piante GM, una parte dei controlli sulla loro sicurezza non è stata ancora eseguita, oppure è stata fatta secondo criteri di approfondimento che non soddisfano la maggior parte dei consumatori europei. I dati su cui ci si basa per valutare la sicurezza degli alimenti GM o i loro effetti sulla nostra salute sono talmente unilaterali, che è impossibile esprimere un giudizio affidabile sui rischi e dare una risposta certa su questo problema.
Con la presente pubblicazione ci poniamo l’obiettivo di esaminare e valutare i risultati attuali, gli errori, le previsioni per il futuro, gli eventuali vantaggi e svantaggi; la sicurezza della manipolazione genetica delle piante, in relazione al nostro ordine di valori e alle informazioni per noi disponibili, deve sempre tener presente il “principio di precauzione”. Per definire quest’ultimo, possiamo semplicemente dire che ogni volta che la sicurezza di un qualsiasi prodotto non è certa, quel prodotto non dovrebbe essere commercializzato.
Dobbiamo anche affermare che non ci siamo rifatti ai dogmi delle biotecnologie. Abbiamo cercato di esaminare i fatti con occhi imparziali, distinguendo la propaganda dalla realtà. Lo stato attuale della ricerca ancora non ci consente di acquisire un’immagine completa dei fondamenti scientifici della manipolazione genetica. Perciò, la nostra posizione è che fin quando i ricercatori non chiariranno in modo completo le questioni fondamentali relative alla teoria e alla pratica della biotecnologia, e la responsabilità della sicurezza sarà scaricata sulla società, noi, in base al principio di precauzione, abbiamo il diritto-dovere di guardare alle biotecnologie con un positivo ma attento spirito critico. Anche il buon senso suggerisce che, con tecnologie che portano a conseguenze irreversibili, la cautela è l’unica strada accettabile sul piano scientifico e sociale. Il nostro pensiero è che l’industria non abbia il diritto di imporre all’umanità dei prodotti la cui sicurezza non è stata sufficientemente verificata.
Purtroppo, molte volte, nemmeno la critica degli oppositori all’introduzione delle piante e degli alimenti GM si basa su dati scientifici. Tuttavia, dato che la verifica della sicurezza è stata affidata all’industria biotecnologica, essi ritengono con ragione che sia necessario dare maggiore rilevanza al principio di precauzione.

Prefazione degli Autori al volume La sicurezza degli OGM, © Edilibri 2008


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